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SCIENZA (Esplosivi) > Disinnesco Ordigno bellico da 100 libbre a Ferrara (considerazioni)18/11/2023 Questo post fa riferimento al ritrovamento di una bomba d'aereo statunitense da 100 libbre della II Guerra Mondiale ritrovata nel battistero della chiesa di San Benedetto. In seguito a questo è partito l'iter per le operazioni di bonifica (in questi caso le alternative sono il disinnesco o il trasporto in zona dove successivamente l'ordigno viene fatto brillare) che consistono anche della messa in sicurezza della popolazione. E' qui che inizia ad accapponarsi la pelle. Premesso che la mia passione per gli esplosivi risale ai 12 anni forse prima dato che a 7 anni avevo già letto e imparato i manuali dell'Aeronautica (mio nonno è stato Armiere durante la Guerra) e che già a 16 studiando chimica ho approfondito e studiato le materie esplodenti. (NOTA: già in questo sito è sempre stata presente la sezione riguardante gli esplosivi. Già alle superiore prima del diploma avevo acquisito conoscenze sulle sostanze esplodenti, per nulla facili in Italia a causa di leggi molto restrittive più che in altri paesi. Ne fa fede che mentre all'estero gli esplosivi addirittura hanno tantissimi campi di utilizzo, primo tra tutti le demolizioni controllate degli edifici, cosa che in Italia tuttora è secondaria ai mezzi tradizionali e non al altezza di paesi stranieri quali gli USA. Anche la bibliografia è stata sempre scarna. L'unico libro che per anni ha avuto un po di attenzione è "Gli Esplosivi di Camillo Belgrano del 1974" per cui tutta la mia conoscenza si è poi incentrata su altri volumi anche stranieri e siti di specialisti fino ad arrivare a studi su armi nucleari, da quale tra nome anche il mio sito Ivymike. (NOTA: il 30 Ottobre 1954 gli Stati Uniti hanno fatto detonare il primo ordigno a fusione termonucleare sull'isola di Elugelab nell'atollo di Enewatak delle isole Marshall) Tornando in tema, perchè mi sono preso il tempo di scrivere 2 righe? Perchè la procedura di messa in sicurezza in Italia è fatta da leggi obsolete e esagerate incompatibili sia con i tempi attuali che con l'effettivo risultato in caso di evento estremo ovvero di esplosione prematura dell'ordigno da disinnescare. Nel caso in questione che riguarderà praticamente 1/3 della città di Ferrara (già qui si può capire l'esagerazione dell'intervento) verranno evacuati tutti coloro che si troveranno in un raggio di 685m per un totale di 12000 persone circa. Dodicimila persone costrette ad abbandonare le case dopo aver seguito operazioni senza senso quali chiusura del gas chiusura degli infissi ecc ecc per un tempo variabile tra 4 e 6 ore. Per fare un esempio c'è gente che si è salvata a Hiroshima a 685 metri, nonostante un'atomica sia per caratteristiche e effetti totalmente diversa da una bomba convezionale. (NOTA: vedi anche Manuale "Cosa fare in caso di attacco atomico" dello Stato Maggiore dell'Aeronautica) dove esplose un ordigno che se anche volessimo tralasciare il discorso radioattività, aveva una potenza di circa 18000 tonnellate di tritolo (tnt). A Ferrara stiamo parlando di una bomba da aereo di 100 libbre (45kg circa) ovvero 400.000 volte meno potente della bomba di Hiroshima. A fine articolo c'è il raggio di evacuazione imposto e il raggio di sicurezza per un esplosione (vogliamo stare larghi) di 1 tonnellata di tritolo (1 tonnellata è più di 22 volte la bomba in questione) Quindi? Chi non è interessato a questione tecniche e valori, riprenda a leggere da: Quindi per una bomba .... Quindi teniamo presente (1) la quantità dell'esplosivo, (2) teniamo presente che la bomba si trova praticamente a livello del suolo, (3) teniamo presente la fattispecie nel suo complesso ovvero tutte le abitazioni che circondano il luogo, quello che viene definito Punto Zero. Partiamo dalla potenza: il TNT è un esplosivo come quasi tutti quelli di allora con deficit di ossigeno. Ammettiamo 1kg di tritolo e che tutte le reazioni di combustione si verifichino e l'energia venga tutta rilasciata. Se tutto il combustibile è esaurito, l'energia di postcombustione rilasciata (10,01 MJ/kg) è più del doppio della energia detonazione di 4,3 MJ/kg. 45kg di esplosivo produrranno in realtà meno dei valori moltiplicati per 45 in quanto maggiore è la quantità e maggiore sarà la parte di esplosivo che non prenderà parte al processo di detonazione. Il gas d’esplosione, ad elevata temperatura e pressione, si propagano nell’ambiente circostante sotto forma di un onda d’urto, che in assenza d’ostacoli si espande come una superficie sferica. Incontrando degli ostacoli esercita su di loro una forza tanto maggiore quanto la superficie investita, e quanto più vicina si trova al centro dell'esplosione. E questo ci fa da legante ai successivi due punti. La bomba si trova praticamente a livello del suolo, questo fa si che quasi la metà della potenza venga assorbita dall'esplosione in quanto il terreno assorbe e in parte riflette l'onda d'urto. La assorbe deformandosi e creando quello che alla fine definiamo cratere, e la riflette perchè comunque oppone una superficie su cui la pressione dell'aria rimbalza anche se con questi quantitativi spesso è trascurabile. Infine ci sono tutti gli edifici circostanti. Ogni edificio espone all'onda d'urto una parete che assorbe e attenua l'onda d'urto, onda di pressione che già allontanandosi dal Punto Zero è destinata naturalmente a dissolversi. Tralasciando le scale Hopkinson utilizzata per estrapolare misure sperimentali di detonazioni di esplosivi solidi e scale maggiori e il fattore di scala più utilizzato è quello di Sachs, per una bomba di 45kg il raggio d'azione è dato dai diagrammi ottenuti da equazioneidi Friedlander per la sovrapressione e Nelson Lam, Priyan Mendis e Tuan Ngo e da Krauthammer per la pressione minima nella fase di rarefazione. All’onda d’urto si associano due diversi fenomeni: - sovrappressione statica di picco, ps; - pressione dinamica, qs. La sovrappressione statica è l’incremento di pressione dovuto all’esplosione e dovuto all’azione esercitata dal muro denso di aria compressa che forma il fronte d’onda. Si parla di valore di picco per indicare il valore massimo ad una certa distanza e per un certo quantitativo di esplosivo. La pressione dinamica è, sostanzialmente, quella dovuta alla velocità dell'aria che si imbatte contro il corpo. Essa è dovuta alle forze trascinanti esercitate dal movimento di aria al passaggio fronte dell’onda. Dopo aver calcolato la sovrappressione statica di picco è possibile calcolare la velocità del fronte d’onda, che ovviamente dipende da essa. Per ricapitolare, la procedura da seguire è la seguente: (i). sono note la massa di TNT equivalente e la distanza dall’esplosivo; (ii). si calcola la distanza scalata Z; (iii). si calcola la sovrappressione statica di picco e la massima pressione dinamica; (iv). si calcola la velocità del suono nell’aria secca; (v). si calcola la velocità del fronte d’onda. Quindi per una bomba da 45kg il Raggio entro cui si hanno danni gravi da pressioni di circa 20 psi non supera i 5 metri (A una sovrapressione di 20 psi, gli edifici possono subire gravi danni.) Il Raggio di danno moderato (5 psi) è circa 11 m (A una sovrapressione di 5 psi gli edifici possono subire qualche danno) Il Raggio di danno leggero (1 psi): 29,5 m (Con una sovrapressione di circa 1 psi, è probabile che le finestre di vetro si rompano) Dai seguenti dati possiamo con assoluta certezza dire che a una distanza di 80 m con edifici attorno è sicura al 100% per ogni essere umano, ovvero 605 m meno del raggio imposto per l'evacuazione. Tutto ciò crea disagi a tantissime famiglie inutili in nome di una sicurezza fin troppo esagerata che fa più danni di quelli che farebbe la bomba stessa. Sarebbe ora di rivedere questi documenti di sicurezza.
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